Ciro Sbrulli
- attore -
Ciro nasce a Grosseto il 29 luglio 1961 ed inizia a frequentare il mondo del teatro amatoriale a metà degli anni '80 con una compagnia legata all'ARCI di Grosseto.
Nel 1989 viene accolto nella compagnia “La Mandragola”, diretta da Edoardo Vozzi che, lasciata l'esperienza del teatro dialettale napoletano, mette in scena una brillante commedia americana “Non te li puoi portare appresso”. Con questa commedia Ciro consegue il secondo premio come attore protagonista nell'allestimento in concorso al Premio Giano del DLF di Grosseto. Successivamente verranno realizzate altre due commedie: “Il Papocchio” e “Il settimo si riposò” entrambe di Samy Fayad.
Nel frattempo, frequenta i corsi di Mario Fraschetti (Teatro Studio), con il quale tenta di allestire uno spettacolo teatrale che, purtroppo, non vedrà mai le scene. Poi si cambia genere: la compagnia di Edoardo Vozzi, in barba a qualsivoglia forma di buonsenso (detto in maniera benevola), si cimenta con un classico della commedia musicale italiana, “Aggiungi un posto a tavola”. Nonostante le difficoltà dovute all'allestimento tecnico, lo spettacolo va in scena e Ciro interpreterà la parte del sindaco Crispino, antagonista scettico di Don Silvestro. Portata in scena in alcuni teatri e spazi teatrali del territorio, la commedia “gira” anche a livello nazionale partecipando a concorsi quali “La maschera d'oro" di Vicenza, dove vince il 1° premio come miglior spettacolo.
Con la Mandragola verranno, poi, lo spassoso “Taxi a due piazze” (nel ruolo di Walter Fattore) e “My fair lady” dove sarà Alfred Doolittle. Con questo ruolo vincerà il premio come miglior attore protagonista al Festival Nazionale di Macerata.
Durante questi anni, quale forma di collaborazione, interpreterà alcune figure all'interno della messa in scena dei saggi dell'Accademia dello spettacolo di Marinella Santini.
Nel 2004 partecipa ad alcuni allestimenti della compagnia di Luciano Sansone Ars Nova.
Nel 2006 entra a far parte del Laboratorio Teatrale Ridi Pagliaccio di Giacomo Moscato per partecipare alla realizzazione di “Harvey” della scrittrice Mary Chase: delicato e surreale viaggio introspettivo, con questo lavoro vince il "Sem Benelli” di Roccastrada, come miglior attore caratterista, nel personaggio del Prof. Chumley.
Con Giacomo Moscato quale regista, parteciperà a “Le beffe di Molière”, “Le stravaganze di Goldoni” e “Troni di sangue”.
Nel 2009 interpreterà Spettigue ne “La zia di Carlo” e Chiappa/Piramo in “Sogno di una notte di mezza estate”.
Nel 2010 partecipa, nella parte di Victor Velasco, ad un nuovo allestimento di “A piedi nudi nel parco” di Neil Simon.
Verranno poi “I due gemelli veneziani” (2011), “Falstaff...e le allegre baruffe di Windsor” e il divertentissimo “Sognando Broadway” (2013).
Nel 2015 la Compagnia torna a Shakespeare con “Molto rumore per nulla” e Ciro interpreta Carruba, strampalato poliziotto che, citando improbabili proverbi, si copre di ridicolo.
Nel 2016 si torna al teatro comico “puro” con la farsa di Eduardo Scarpetta “Il medico dei pazzi”: nella parte di Don Felice Sciosciammocca, vince il premio come miglior attore protagonista ad Albinia (rassegna "Risate sotto il campanile”), a Montagnano di Arezzo (premio teatro popolare "Il Giogo”) e a Ribolla (Festival "Fino all'ultima risata - Licia Panerati”. Ci saranno "Il Plauto magico (2017), “Fidanzate, mogli amanti e...altre simili calamità” (2017), con un semisconosciuto Cechov brillante e, nel 2019, “L'anatra all'arancia" di Marc Gilbert Sauvajon in cui interpreterà Monsieur Ugo.
- 2006 -
di Mary Chase
- 2009 -
di William Shakespeare
di Brandon Thomas
- 2010 -
di Neil Simon
- 2011 -
di Carlo Goldoni
FALSTAFF ...e le allegre baruffe di Windsor
da William Shakespeare
di Giacomo Moscato
- 2014 -
OSCAR - A questo mondo è un miracolo rimanere onesti
di Claude Magnier
SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AMORE
di Giacomo Moscato
- 2015 -
MOLTO RUMORE PER
NULLA
di William
Shakespeare
- 2016 -
IL MEDICO DEI
PAZZI
di Eduardo Scarpetta
- 2017 -
IL PLAUTO MAGICO
da Tito Maccio Plauto
FIDANZATE, MOGLI, AMANTI E...
altre simili
calamità!
da Anton Checov
- 2019 -
L'ANATRA ALL'ARANCIA
di Marc Gilbert Sauvajon
<<Oggi che non dobbiamo, oggi che non possiamo, ma vorremmo assaporare i rumori, gli odori e le sensazioni che il palcoscenico ci concede ogni volta che calpestiamo quelle tavole logore e sentiamo il brusio in sala, dovremmo essere grati per il regalo che la vita e la nostra natura ci ha fatto nel dotarci passioni ed emozioni così intense ed appaganti. Un tesoro da non sprecare e condividere>>. (Ciro)