Laura Sbrana Adorni
- attrice -
Laura nasce a Livorno il 24 settembre 1972.
Coltiva la passione per il teatro fin da bambina, ma il primo approccio con questo mondo avviene nel 1998, a 26 anni, quando a Trieste frequenta un corso di “Teatro e arte contemporanea” dell’Unitre. Qui entra a far parte della compagnia dell’associazione Unitre, seguendo poi - da insegnante - il percorso di formazione degli anziani e di interazione con i bambini. Viene così sviluppato un progetto di letture e messa in scena di fiabe, seguito e richiesto da diverse scuole della città.
Nel 1999, sempre a Trieste, educa al gioco teatrale gruppi di bambini. Nel 2000 svolge, sempre da docente, un corso di lettura scenica rivolto agli iscritti di Unitre.
Nel 2001 lascia la città di Trieste e, dopo un periodo di pausa dovuto alla maternità, nel 2007, si riavvicina al teatro. Segue a Grosseto, da allieva, un corso di recitazione de “La Bottega dei Talenti”, la scuola di Giacomo Moscato. Con lui interpreta il suo primo personaggio nello spettacolo finale: “Il Plauto Magico”.
Nello stesso anno, entra a far parte del Laboratorio Teatrale Ridi Pagliaccio e ottiene la sua prima parte da “titolare” con il ruolo di Béline ne “Il malato immaginario” (2008). E’ questo il primo di una serie di spettacoli che interpreta con la compagnia: "Poesia&Musica", "Le stravaganze di Goldoni", "Troni di sangue" sono i primi spettacoli corali; subito dopo interpreta il ruolo della zia ne "La zia di Carlo", Ippolita in "Sogno di una notte di mezza estate", la moglie dell'industriale in "E lasciateci divertire!", Linda in "Provaci ancora, Sam!", Rosaura ne "I due gemelli veneziani", Miss Kelly in "Harvey", Madonna Ford in "Falstaff…e le allegre baruffe di Windsor", la vecchietta in "Sognando Broadway", Sofia in "Oscar – A questo mondo è un miracolo rimanere onesti", Tatiana in "Sei personaggi in cerca d’Amore", Pardalisca ne "Il Plauto magico", Concetta nella prima edizione de "Il medico dei pazzi" (donna Amalia nella seconda), Guendolyn ne "La strana coppia", Nina in "Fidanzate, mogli, amanti… e altre simili calamità!" e Liz in "L’anatra all’arancia".
Nel 2008 partecipa, insieme al Laboratorio Teatrale Ridi Pagliaccio, allo spettacolo corale "Ricordiamoci l'anima" di Paola Salvestroni e Angela Sclano presso il Teatro Moderno di Grosseto.
Nel 2017 vince il premio come migliore attrice caratterista in “La strana coppia” (Festival "Fino all'ultima risata - Licia Panerati" di Ribolla) e nel 2019 vince il premio come migliore attrice protagonista ne “Il medico dei pazzi” (Festival "Risate sotto il campanile" di Albinia).
Parallelamente alle attività del Laboratorio Teatrale Ridi Pagliaccio, segue corsi di approfondimento a Grosseto e Siena. Inoltre, collabora con altre compagnie teatrali della provincia di Grosseto. Negli ultimi anni si impegna nell’insegnamento della lettura scenica, tenendo corsi individuali per il miglioramento della dizione e della lettura.
- 2008 -
di Molière
POESIA & MUSICA
di aa.vv.
TRONI DI SANGUE
da William Shakespeare
- 2009 -
di Brandon Thomas
di Tito Maccio Plauto
di William Shakespeare
...E LASCIATECI DIVERTIRE!
di Fo, Rame, De Filippo
- 2011 -
di Woody Allen
di Carlo Goldoni
HARVEY
di Mary Chase
- 2013 -
...e le allegre baruffe di Windsor
da William Shakespeare
di Giacomo Moscato
- 2014 -
OSCAR - A questo mondo è un miracolo rimanere onesti
di Claude Magnier
SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AMORE
di Giacomo Moscato
- 2015 -
MOLTO RUMORE PER
NULLA
di William Shakespeare
- 2016 -
IL MEDICO DEI
PAZZI
di Eduardo Scarpetta
- 2017 -
IL PLAUTO MAGICO
di Tito Maccio Plauto
LA STRANA
COPPIA
di Neil Simon
FIDANZATE, MOGLI, AMANTI E... ALTRE SIMILI
CALAMITA'
di Anton Cechov
- 2019 -
L'ANATRA
ALL'ARANCIA
di Marc Gilbert Sauvajon
<<Fin da piccolissima ero attratta dal mondo del teatro e spesso mi ritrovavo in camera da letto a giocare “all’attrice” davanti allo specchio. Ancora alle elementari passavo i pomeriggi registrando la mia voce mentre interpretavo Giulietta in “Giulietta e Romeo” e, riascoltandomi, cercavo di migliorarmi facendo così una mini regia. A scuola facevo il possibile per entrare nelle recite di fine anno e partecipare a corsi rivolti agli studenti.
Le scelte scolastiche, gli studi e la vita mi hanno tenuta a lungo lontano da questo mondo. Solo in età adulta, quasi per caso, mi sono riavvicinata al teatro. Oggi più che mai ho nel cuore l’entusiasmo di quella bambina che sapeva a malapena leggere, ma che nella sua mente sognava di diventare attrice, dopo aver assistito a uno spettacolo di Giorgio Gaber accanto alla mamma, anche lei protagonista nel teatro locale.
Ho sempre pensato che un attore fosse una persona capace di far continuare a vivere apertamente la parte infantile che tutti teniamo nascosta, ma non per questo considero l’arte della recitazione come un gioco. Ho imparato nel tempo che il teatro è lavoro, studio, sacrificio, un continuo mettersi alla prova per riuscire a superare limiti e centrare obiettivi>>. (Laura)